
in 2 si sta benone, ma in 4 si sta meglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck
Soltanto i giovani hanno momenti simili. Non sto parlando dei giovanissimi. No. I giovanissimi, in effetti, non
hanno momenti. È il privilegio della prima giovinezza di vivere in anticipo sui propri giorni, in quella bella continuità di
una speranza che non conosce né pause né introspezione.
Ci si chiude alle spalle il piccolo cancello della fanciullezza e si entra in un giardino incantato, dove anche le
ombre splendono di promesse e ogni svolta del sentiero ha una sua seduzione. Non perché sia una terra inesplorata. Si
sa bene che tutta l'umanità è passata per quella stessa strada. È il fascino dell'esperienza universale da cui ci si aspetta
una sensazione non comune o personale: un pezzetto di se stessi.
Riconoscendo le orme di chi ci ha preceduto, si va avanti, eccitati e divertiti, accogliendo insieme la buona e la
cattiva sorte - le rose e le spine, come si suol dire - il variegato destino comune che ha in serbo tante possibilità per chi
le merita o, forse, per chi ha fortuna. Già. Si va avanti. E il tempo, anche lui va avanti; finché dinnanzi si scorge una
linea d'ombra che ci avvisa che anche la regione della prima giovinezza deve essere lasciata indietro.
Questo è il periodo della vita in cui è probabile che arrivino i momenti di cui ho parlato. Quali momenti?
Momenti di noia, ecco, di stanchezza, di insoddisfazione. Momenti precipitosi. Parlo di quei momenti in cui chi è
ancora giovane è portato a compiere atti avventati, come sposarsi all'improvviso, o abbandonare un lavoro senza motivo
alcuno.
La linea d'ombra - J. Conrad
Difendere l’identità nazionale, la lingua,il dialetto, le tradizioni.
Cosa vogliono questi immigrati con i loro kebab, tanto in auge nelle nostre strade?
Noi difendiamo i nostri buoni prodotti italiani, arance e limoni, albicocche e carciofi nati sotto il nostro bel cielo azzurro: vogliamo rinunciare forse al nostro milanesissimo risotto allo zafferano?
Non siamo razzisti: e se gli immigrati vengono qui solo per lavorare, per fare i facchini in un magazzino per esempio… niente in contrario. Possono anche vestirsi a modo loro, con le loro giubbe
ricamate e colorate, rosso scarlatto o cremisi, chi dice niente? Non siamo mica aguzzini.
Ma loro si trasformano subito in assassini della nostra lingua e della nostra cultura! Per questo dobbiamo bloccarli alla dogana!
Noi non vogliamo rinunciare alle nostre tradizioni, a una buona tazza di caffè, bevuta possibilmente stando sdraiati su un comodo materasso (e magari in un letto col baldacchino). Questi qua non bevono nemmeno alcol! Dobbiamo forse rinunciare a una bella caraffa di vino, che per noi è un elisir di lunga vita?
Ah che tempi meschini! Non siamo lo zerbino di questa gente che vuole tenerci in scacco!
Scusate l’azzardo: ma ormai qui ci sono immigrati a bizzeffe, cifre con molti zeri! Se continua così fra poco parleremo tutti arabo!
tratto da www.scudit.net