"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck
lunedì 30 aprile 2012
mercoledì 18 aprile 2012
ODIO PURO
Dentro, da qualche parte nel basso ventre, covava una roba che lo faceva stare di merda. Una di quelle robe che ti consumano piano piano, che ti ammalano come un morbo dalla lenta incubazione, e di cui non puoi parlare a nessuno perché se per caso sputi il rospo ti crolla in testa tutto il teatrino del cazzo.
Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti porto via
Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti porto via
martedì 17 aprile 2012
un pensiero per stanotte
io:
Giovanni:
che palle queste angosce esistenziali, questo mal d'amore, mi sono rotta i coglioni.
la felicità per essere tale ha bisogno della condivisione.
e nonostante oggi sia stata una bella giornata, in cui ho avuto conferme e soddisfazioni, io non sono felice.
Giovanni:
Eppure se uno imparasse a liberarsi di questa necessita' della condivisione, forse riuscirebbe ad assaporare meglio la felicita'.
che palle queste angosce esistenziali, questo mal d'amore, mi sono rotta i coglioni.
domenica 15 aprile 2012
frittole
venerdì 13 aprile 2012
del dimogno non si butta via niente
che può sempre tornare utile.
decisamente, può "servirmi".
e, se da una parte "u puarcu abbuttu un crida aru dijunu"
d'altra parte è vero anche: "MINA MO' CH'è CARN'I PUARCU"
PS. "A vit'è nu' muorz, viratenn bene!"
decisamente, può "servirmi".
e, se da una parte "u puarcu abbuttu un crida aru dijunu"
d'altra parte è vero anche: "MINA MO' CH'è CARN'I PUARCU"
PS. "A vit'è nu' muorz, viratenn bene!"
giovedì 12 aprile 2012
uggia- diavolo d'un dimogno
il paradiso, hortus conclusus, l'ho sempre immaginato come de-limitato nelle spazio fisico o nelle libertà individuali, e invece forse ed evidentemente può esserlo nel tempo.
siamo abituati a pensarlo associato all'eternità e forse è così: è eterno, finchè dura.
si può imparare a esorcizzare il dimogno?
siamo abituati a pensarlo associato all'eternità e forse è così: è eterno, finchè dura.
può mai avere fine?
si può vivere inchiodati ad una croce?si può imparare a esorcizzare il dimogno?
Etichette:
ARTE,
Bosch,
canzoni,
daniele silvestri,
moi
mercoledì 11 aprile 2012
poésie
tutte le sere vado a dormire, con la paura che mi scuote il petto, la paura, non più il dolore e neanche la speranza, ma la paura,
che potrei sognare pecore elettriche.
che potrei sognare pecore elettriche.
lunedì 9 aprile 2012
domenica 8 aprile 2012
IL DIMOGNO
Iscriviti a:
Post (Atom)
Etichette
- moi
- canzoni
- orologeria
- mandarino
- citazioni
- ARTE
- poesia
- letteratura
- banana republic
- qua e là per la rete
- umorismo
- cose folli
- omelette de fromage
- fumetto
- film
- foto
- religione
- alfabeto
- politica
- berlusconi
- pesciolini
- filosofia
- psicologia
- animali
- articoli
- ballon rouge
- cronache viennesi
- napoli
- qualcosa su cui riflettere
- daniele silvestri
- dioniso
- libri
- firenze
- meridionalismo
- scienze
- cibo
- cose da ricordare
- felicità
- GUZZANTI
- Nazim Hikmet
- Schiele
- ariadna
- favole
- linguistica
- palla da demolizione
- saramago
- Lego
- calabria
- cartoni
- ecologia
- pecché?
- scarpette rosse
- teatro
- variazioni sul tema
- Amore e Psiche
- Bosch
- Cavezzali
- Io e Annie
- Pessoa
- Ungaretti
- anni 80
- razzismo
- roba piccola fatta di plastica
- Cardarelli
- DONNE
- Findomestica
- PASTAFARIANESIMO
- Stefano Benni
- a la mierda
- bucket list
- caldo
- elba
- isole
- l'effetto farfalla
- leggende
- luttazzi
- nutella
- ponte sullo stretto
- ricette
- udronotti
- 'ndrangheta
- Lucia Etxebarria
- Neffa
- PLUB
- Riccioli d'oro
- Rino Gaetano
- about a boy
- accidia
- arrotino
- bandabardò
- barnard
- brava giovanna
- caparezza
- disegni
- freud
- gramsci
- italiani?
- la grande balena bianca
- matteo renzi
- nebbia
- perché mandarino...
- pinguini psicopatici
- poésie
- recensioni
- sapevatelo
- stelle
- travaglio
- vino
- xeniteia
Lettori fissi
Informazioni personali
- internauta76
- Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità. politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla