dal blog di Daniele Sensi "L'anticomunitarista"
L'ultima frontiera dell’ideologia leghista passa per la medicina alternativa. Su Radio Padania, Silvana Fandella (presidente dell’associazione Padana Assistenza) e Renata Galanti (collaboratrice del ministro Zaia) raccontano di una cooperativa, sull’Appennino, gestita da un medico che nel 1974 ha abbandonato la medicina ufficiale per mettersi a somministrare terapie alimentari e programmi dietetici basati sul gruppo sanguigno dei pazienti.
Le due conduttrici sono andate ad incontrare personalmente il dietologo, rimanendo sedotte da quella che è la massima del suo operare: "Ogni persona, ogni popolo deve capire da dove viene e seguire il DNA alimentare dei suoi genitori". Ovvero: "Chi proviene dal meridione non deve integrarsi completamente con le abitudini alimentari del nord, mentre chi appartiene a famiglie settentrionali deve tenere conto che i suoi avi mangiavano la selvaggina". Non ci si lamenti, altrimenti, di eventuali disturbi di stomaco: gli "scompensi" sono pressoché inevitabili quando "sforzi l’organismo a consumare alimenti contrari al DNA dei tuoi genitori".
Renata Galanti, tendenzialmente vegetariana, confida di non aver perso tempo e di aver già mutato il proprio regime alimentare, poiché "se i miei antenati erano carnivori devo mangiare carne, altrimenti cancello le mie radici".
Resta da capire come dovrebbero comportarsi i figli delle coppie miste, a cominciare da un certo Renzo Bossi: quale doppio filamento di acido desossiribonucleico rispettare, nel suo caso, a tavola? Quello del padre, lombardo, o quello della madre, siciliana? Il pupillo del Senatur tradisce maggiormente se stesso (e l’infinita pletora di avi che si porta in stomaco) azzannando una cotoletta o rinfrescandosi con una granita?
DANIELE SENSI
Le due conduttrici sono andate ad incontrare personalmente il dietologo, rimanendo sedotte da quella che è la massima del suo operare: "Ogni persona, ogni popolo deve capire da dove viene e seguire il DNA alimentare dei suoi genitori". Ovvero: "Chi proviene dal meridione non deve integrarsi completamente con le abitudini alimentari del nord, mentre chi appartiene a famiglie settentrionali deve tenere conto che i suoi avi mangiavano la selvaggina". Non ci si lamenti, altrimenti, di eventuali disturbi di stomaco: gli "scompensi" sono pressoché inevitabili quando "sforzi l’organismo a consumare alimenti contrari al DNA dei tuoi genitori".
Renata Galanti, tendenzialmente vegetariana, confida di non aver perso tempo e di aver già mutato il proprio regime alimentare, poiché "se i miei antenati erano carnivori devo mangiare carne, altrimenti cancello le mie radici".
Resta da capire come dovrebbero comportarsi i figli delle coppie miste, a cominciare da un certo Renzo Bossi: quale doppio filamento di acido desossiribonucleico rispettare, nel suo caso, a tavola? Quello del padre, lombardo, o quello della madre, siciliana? Il pupillo del Senatur tradisce maggiormente se stesso (e l’infinita pletora di avi che si porta in stomaco) azzannando una cotoletta o rinfrescandosi con una granita?
DANIELE SENSI
il link del video:http://www.youtube.com/watch?v=i0NufgCsS9s&feature=player_embedded#t=262