"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck

sabato 12 settembre 2009

la leggenda dell'Innamorata all'isola d'Elba



La tradizionale fiaccolata dell’innamorata risale alla seconda metà del XVII secolo Il promotore fu un certo Domingo Cardenas, nobile spagnolo il quale, diseredato dal padre e costretto all’esilio,si stabilì nella terra dell’Innamorata.

A quel tempo la zona era conosciuta come “Cala de lo ferro”, data la vicinanza alle miniere di ferro di Calamita. Una sera di luglio il nobiluomo credette di aver visto Maria che con la sua ombra leggiadra e soave, si stagliava contro l’immensità dell’orizzonte rischiarato da una miriade di bagliori luminosi.A quella visione la mente di Domingo tornò al racconto dei pescatori .Correva l’anno 1534, le coste dell’Elba venivano ripetutamente saccheggiate dal pirata Barbarossa e dai suoi Saraceni, ma poco importava ai due giovani Lorenzo e Maria. Il loro amore, ostacolato dalla ricca famiglia di lui a causa della povertà di lei, era troppo grande e dal mare traeva la forza. I loro sguardi si erano incrociati per la prima volta sulla spiaggia battuta dai marosi, mentre Lorenzo tentava di mettere a riparo le imbarcazioni dei pescatori. Dal quel giorno la spiaggia divenne il loro rifugio segreto, il luogo dove scambiarsi tenerezze e promesse d’amore.

Proprio in quella spiaggia egli chiese a Maria di sposarlo. Un pomeriggio, il 14 luglio, Lorenzo giunse in anticipo sulla spiaggia. Maria dall’alto del sentiero vagava con lo sguardo alla ricerca dell’amato, ma vide una ciurmaglia di uomini sbarcare da una scialuppa. Imponente assistette alla lotta furibonda che si accese: Lorenzo si batté con onore, ma stremato, fu fatto prigioniero. Maria corse verso la spiaggia in tempo per vedere la nave corsara allontanarsi dopo aver gettato in mare un corpo agonizzante. Riconoscendo in quel corpo il suo amante, Maria si lasciò cadere in mare, in un ultimo disperato impeto di amore. Fu trovato solo uno scialle impigliato su uno scoglio che da allora venne chiamato “Ciarpa”. Sconvolto da quella visione, Domingo promise a se stesso che negli anni e venire, per permettere a Maria di ritrovare il suo Lorenzo, avrebbe acceso mille torce illuminando a giorno la spiaggia la quale fu ribattezzata la “Spiaggia dell’Innamorata”. Inoltre, per assicurare la continuità della festa, decise di apporre al suo testamento una clausola, che si sarebbe tramandata di padre in figlio, con la quale i suoi discendenti avrebbero mantenuto in vita la tradizione dell’Innamorata. E così fu. Interrotta da eventi bellici che coinvolsero l’isola d’Elba, la tradizione fu ripresa nel 1985 ad opera del Comitato di Rievocazione Storica fondato e presieduto da Michelangelo Venturini, che ogni 14 luglio rinnova la promessa fatta da Domingo Cardenas.
La spiaggia risplende di mille torce ed una corte di persone in costume sfila per terra e per mare alla ricerca dei due giovani amanti. L’antica rievocazione della fiaccolata dell’Innamorata si conclude con la leggendaria “Disfida della Ciarpa”. Un corteo storico percorre a piedi le vie del paese: aprono la sfilata un banditore e u torciere, seguiti da un gruppo formato da musici, tamburini,soldati e dal Capitano della Guardia. Al centro del corteo il gruppo dei nobili, illuminato da torcieri, è preceduto dal portabandiera dei “Cavalieri dell’isola d’Elba”. Subito dopo un anziano pescatore accompagna Maria, la quale viene impersonata da una ragazza di Capoliveri. Il corteo prosegue con gli equipaggi delle barche dei quattro rioni dell’antico castello: la Fortezza, il Baluardo, il Fosso e la Torre. Ogni equipaggio è guidato da un vecchio pescatore (capo rione) affiancato da un giovane del quartiere che porta la bandiera. Seguono i quattro membri dell’equipaggio, che si distinguono tra loro per il colore della fusciacca: blu per la Fortezza, rosso per il baluardo, verde per il Fosso, giallo per la Torre.
Dal bivio di Capoliveri, gli equipaggi si trasferiscono sulla spiaggia di Morcone, dopo che si preparano per disfida, il resto del corteo prosegue per l’Innamorata alla ricerca dei due giovani amanti. Un Razzo verde segnala alle barche l’approssimarsi della partenza, che avverrà quando un razzo rosso illuminerà il cielo. Le imbarcazioni attraversano i golfi di Morcone e Pareti per giungere all’innamorata, davanti allo scoglio della Ciarpa, dove i timonieri si gettano in acqua per prendere lo scialle che Maria buttandosi, ha lasciato impigliato nella scogliera. Nel frattempo i rappresentanti di don Domingo Cardenas e Isabell Martorell, insieme ai pescatori e alle fanciulle scelte dai quattro rioni, attendono il vincitore che dopo aver percorso a nuoto il tratto di mare che lo separa dalla spiaggia, porge la Ciarpa al pescatore anziano del proprio rione, il quale la consegna nelle mani di don Cardenas; ed è proprio il nobiluomo a cingere con lo scialle le spalle della ragazza scelta dai vincitori, proclamando così la maria dell’anno successivo. Sarà lei a conservare lo scialle e come vuole tradizione, a trovare l’amore.
da http://www.elba2000.it/innamorata/index.htm

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Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità. politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla