" piaci a molti, esci, apri gli occhi, vorrei che trovassi qualcuno che ti stimi"
"non voglio vederti stare male"
"devi batterci la testa ancora un sacco di volte"
"non hai tenuto conto che è un uomo"
"mi sembra che tu abbia già deciso"
e crolla la fortezza del mio debole per te
http://www.youtube.com/watch?v=88juOMDziVg
ps. keep being cool
"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck
venerdì 6 agosto 2010
oroscopo celtico.....
Gli antichi celti associavano ai giorni dell'anno un albero le cui virtù avrebbero influito sui nati di quel particolare giorno.
Il calendario celtico è diverso dal calendario abitualmente utilizzato in gran parte del mondo e prevede che il primo giorno dell'anno coincida con il primo giorno di Novembre. L'anno era diviso in quattro trimestri: Samain (dal 1 novembre), Imbolic (dal 1 febbraio), Bealtaine (dal 1 maggio) e Lúnasa (dal 1 agosto). I 21 alberi individuati dalla cultura celtica caratterizzano ciclicamente le persone nate nei diversi periodi dell'anno.
Il mio albero è il Fico:
dal 14 al 23 giugno - dal 12 al 21 dicembre
I nati del Fico sono emotivi e sensibili.Spesso diventano grandi artisti (attori, scrittori o pittori, ad esempio) o abili architetti.Sono capaci di provare emozioni in modo più intenso e completo rispetto a quanto capita solitamente e, per questo motivo, riescono ad apprezzare maggiormente le bellezze naturali e le opere d'arte. Sono però anche molto vulnerabili.Punto debole del Fico è proprio l'eccessiva sensibilità e fragilità sul lavoro: non riescono a realizzarsi in un contesto troppo competitivo o spersonalizzante. All'interno di un contesto competitivo non riescono ad affermarsi.Anche in amore i nati del Fico sono molto sensibili: apprezzano e ricambiano attenzioni e complementi ma possono restare facilmente feriti da una frase sbagliata.
Segni celtici affini: Pino e Betulla.
Erbe aromatiche per loro particolarmente benefiche: Lattuga e Cumino.
(http://www.oroscopi.com/oroscopoceltico.html)
Il calendario celtico è diverso dal calendario abitualmente utilizzato in gran parte del mondo e prevede che il primo giorno dell'anno coincida con il primo giorno di Novembre. L'anno era diviso in quattro trimestri: Samain (dal 1 novembre), Imbolic (dal 1 febbraio), Bealtaine (dal 1 maggio) e Lúnasa (dal 1 agosto). I 21 alberi individuati dalla cultura celtica caratterizzano ciclicamente le persone nate nei diversi periodi dell'anno.
Il mio albero è il Fico:
dal 14 al 23 giugno - dal 12 al 21 dicembre
I nati del Fico sono emotivi e sensibili.Spesso diventano grandi artisti (attori, scrittori o pittori, ad esempio) o abili architetti.Sono capaci di provare emozioni in modo più intenso e completo rispetto a quanto capita solitamente e, per questo motivo, riescono ad apprezzare maggiormente le bellezze naturali e le opere d'arte. Sono però anche molto vulnerabili.Punto debole del Fico è proprio l'eccessiva sensibilità e fragilità sul lavoro: non riescono a realizzarsi in un contesto troppo competitivo o spersonalizzante. All'interno di un contesto competitivo non riescono ad affermarsi.Anche in amore i nati del Fico sono molto sensibili: apprezzano e ricambiano attenzioni e complementi ma possono restare facilmente feriti da una frase sbagliata.
Segni celtici affini: Pino e Betulla.
Erbe aromatiche per loro particolarmente benefiche: Lattuga e Cumino.
(http://www.oroscopi.com/oroscopoceltico.html)
il tuo segno zodiacale Maya è...
Lepre - Tzaub
1 giugno – 28 giugno
Profilo: Il segno della Lepre eccelle nell'arte della comunicazione e primeggia in tutti i lavori a lei connessa come le relazioni pubbliche. Attivi e pieni di energie odiano la solitudine: li priva di charme. Spesso con la testa tra le nuvole dimenticano impegni importanti e si stupiscono se non riescono a realizzare i loro sogni. I nati sotto questa luna danno grande valore all'amicizia e sono spesso disposti a cambiare idea o a cedere a compromessi per favorire le persone a cui vogliono bene. Instancabili ottimisti cercano sempre una ragione positiva per andare avanti, lottano per un futuro migliore e ciò li avvantaggia nell'affrontare la vita.
Principio Guida: Comunicazione
Tallone d'Achille: Scarsa Praticità
Segno del partner ideale: Falco e Civetta
Colore di guerra: Verde
(http://www.oroscopi.com/maya/oroscopomaya.php)
1 giugno – 28 giugno
Profilo: Il segno della Lepre eccelle nell'arte della comunicazione e primeggia in tutti i lavori a lei connessa come le relazioni pubbliche. Attivi e pieni di energie odiano la solitudine: li priva di charme. Spesso con la testa tra le nuvole dimenticano impegni importanti e si stupiscono se non riescono a realizzare i loro sogni. I nati sotto questa luna danno grande valore all'amicizia e sono spesso disposti a cambiare idea o a cedere a compromessi per favorire le persone a cui vogliono bene. Instancabili ottimisti cercano sempre una ragione positiva per andare avanti, lottano per un futuro migliore e ciò li avvantaggia nell'affrontare la vita.
Principio Guida: Comunicazione
Tallone d'Achille: Scarsa Praticità
Segno del partner ideale: Falco e Civetta
Colore di guerra: Verde
(http://www.oroscopi.com/maya/oroscopomaya.php)
giovedì 5 agosto 2010
lo sapevate?
pensavate che se ne stessero lì a sciacquettarsi nell'acqua tutto il tempo, senza un cazzo da fare se non terrorizzare noi che ci facciamo il bagno...
e invece ...Rispetto per le mitica medusa Turritopsis nutricula meglio conosciuta come Medusa immortale...

Questo è l'unico animale conosciuto in grado di tornare completamente ad una fase coloniale sessualmente immatura, dopo aver raggiunto la maturità sessuale come individuo solitario (fonte Wikipedia) il che la rende virtualmente immortale:
La medusa di T. nutricula è l’unica forma nota per aver sviluppato la capacità di ritornare ad uno stato di polipo, attraverso un processo di transdifferenziazione che richiede la presenza di alcuni tipi di cellule (dal tessuto della superficie della campana e del sistema dei canali circolatori).Queste subiscono una sorta di regressione ad una fase totipotente, dalla quale poi possono moltiplicarsi e differenziarsi in cellule diverse.
Esperimenti di laboratorio hanno rivelato che tutte le meduse, sia quelle appena nate, sia quelle completamente mature, sono in grado di trasformarsi nuovamente in polipi. La trasformazione della medusa si caratterizza prima da un deterioramento della campana e dei tentacoli, con la successiva crescita del perisarco e degli stoloni, e infine dei polipi. Questi si moltiplicano ulteriormente formando una colonia. Questa capacità di invertire il ciclo vitale (in risposta a condizioni avverse) è probabilmente unica nel regno animale, e consente alla medusa di aggirare, o perlomeno ritardare, la morte rendendo T. nutricula potenzialmente immortale.
sapevatelo!!!
http://it.wikipedia.org/wiki/Turritopsis_nutricula
http://www.youtube.com/watch?v=hz4rWe4TcaA&feature=related
e invece ...Rispetto per le mitica medusa Turritopsis nutricula meglio conosciuta come Medusa immortale...

Questo è l'unico animale conosciuto in grado di tornare completamente ad una fase coloniale sessualmente immatura, dopo aver raggiunto la maturità sessuale come individuo solitario (fonte Wikipedia) il che la rende virtualmente immortale:
La medusa di T. nutricula è l’unica forma nota per aver sviluppato la capacità di ritornare ad uno stato di polipo, attraverso un processo di transdifferenziazione che richiede la presenza di alcuni tipi di cellule (dal tessuto della superficie della campana e del sistema dei canali circolatori).Queste subiscono una sorta di regressione ad una fase totipotente, dalla quale poi possono moltiplicarsi e differenziarsi in cellule diverse.
Esperimenti di laboratorio hanno rivelato che tutte le meduse, sia quelle appena nate, sia quelle completamente mature, sono in grado di trasformarsi nuovamente in polipi. La trasformazione della medusa si caratterizza prima da un deterioramento della campana e dei tentacoli, con la successiva crescita del perisarco e degli stoloni, e infine dei polipi. Questi si moltiplicano ulteriormente formando una colonia. Questa capacità di invertire il ciclo vitale (in risposta a condizioni avverse) è probabilmente unica nel regno animale, e consente alla medusa di aggirare, o perlomeno ritardare, la morte rendendo T. nutricula potenzialmente immortale.
sapevatelo!!!
http://it.wikipedia.org/wiki/Turritopsis_nutricula
http://www.youtube.com/watch?v=hz4rWe4TcaA&feature=related
EHI ma Britti mi legge nel cervello?
7000 caffè, li ho già presi perchè sono stanco di stare al volante e vorrei arrivare entro sera da te
che aspetti me nel castello lassù con la treccia già sciolta affacciata al balcone vestita di blu
7000 caffè, è l'effetto che ho quando arrivo al portone e ti vedo gridare con gli occhi il mio nome perciò
vieni verso di me e io pazzo di te in un attimo ci diamo il bacio più dolce, più dolce che c'è
Ho bisogno di te perchè sei bella e poi ho bisogno di tutte quelle cose che non hai
ho bisogno di te come l'acqua il caffè come un mondo che gira e che, amore se non vuoi non finirà mai
Ad esempio lo sai l'altra sera ero a casa cercavo da bere ma il frigo era vuoto perchè non ho fatto la spesa tu non ci crederai indovina che c'è ho trovato una tazza con l'ultimo dei 7000 caffè
Ora sto qui da solo e non dormo e non volo mentre tu sei lontana ripenso a una scena di te senza velo
non so bene cos'è forse i troppi caffè ma stanotte non riesco a dormire e l'amore lo faccio da me
Ho bisogno di te perchè sei bella e poi ho bisogno di tutte quelle cose che mi fai
ho bisogno di te come l'acqua il caffè come un mondo che gira e che, amore se non vuoi non finirà mai
(7000 caffè, Alex Britti)
che aspetti me nel castello lassù con la treccia già sciolta affacciata al balcone vestita di blu
7000 caffè, è l'effetto che ho quando arrivo al portone e ti vedo gridare con gli occhi il mio nome perciò
vieni verso di me e io pazzo di te in un attimo ci diamo il bacio più dolce, più dolce che c'è
Ho bisogno di te perchè sei bella e poi ho bisogno di tutte quelle cose che non hai
ho bisogno di te come l'acqua il caffè come un mondo che gira e che, amore se non vuoi non finirà mai
Ad esempio lo sai l'altra sera ero a casa cercavo da bere ma il frigo era vuoto perchè non ho fatto la spesa tu non ci crederai indovina che c'è ho trovato una tazza con l'ultimo dei 7000 caffè
Ora sto qui da solo e non dormo e non volo mentre tu sei lontana ripenso a una scena di te senza velo
non so bene cos'è forse i troppi caffè ma stanotte non riesco a dormire e l'amore lo faccio da me
Ho bisogno di te perchè sei bella e poi ho bisogno di tutte quelle cose che mi fai
ho bisogno di te come l'acqua il caffè come un mondo che gira e che, amore se non vuoi non finirà mai
(7000 caffè, Alex Britti)
martedì 3 agosto 2010
la strada che non andava in nessun posto
All’uscita del paese si dividevano tre strade: una andava
verso il mare, la seconda verso la città e la terza non
andava in nessun posto. Martino lo sapeva perché lo aveva
chiesto un po’ a tutti e da tutti aveva ricevuto la stessa
risposta: “ Quella strada lì? Non va in nessun posto. E’
inutile camminarci “. “ E fin dove arriva? “ “Non arriva da
nessuna parte”. “ Ma allora perché l’hanno fatta?” “Non l’ha
fatta nessuno, è sempre stata lì “. “Ma nessuno è mai andato
a vedere?” “Sei una bella testa dura: se ti diciamo che non
c’è niente da vedere….” “Non potete saperlo se non ci siete
mai stati”.
Era così ostinato che cominciarono a chiamarlo Martino-
Testadura, ma lui non se la prendeva e continuava a pensare
alla strada che non andava in nessun posto. Quando fu
abbastanza grande, una mattina si alzò per tempo, uscì dal
paese e senza esitare imboccò la strada misteriosa e andò
sempre avanti. Il fondo era pieno di buche e di erbacce e
ben presto cominciarono i boschi. Cammina cammina la strada
non finiva mai, a Martino dolevano i piedi e già cominciava
a pensare che avrebbe fatto bene a tornarsene indietro
quando vide un cane. Il cane gli corse incontro
scodinzolando e gli leccò le mani, poi si avviò lungo la
strada e ad ogni passo si voltava per controllare se Martino
lo seguiva ancora. Finalmente il bosco cominciò a diradarsi
e la strada terminò sulla soglia di un grande cancello di
ferro. Attraverso le sbarre Martino vide un castello e a un
balcone una bellissima signora che salutava con la mano.
Spinse il cancello, attraversò il parco e sulla porta trovò
la bellissima signora. Era bella, vestita come una
principessa e in più era allegra e rideva: “Allora non ci
hai creduto” “A che cosa?” “Alla storia della strada che non
andava da nessuna parte” “Era troppo stupida e secondo me ci
sono più posti che strade” “Certo, basta aver voglia di
muoversi. Ora vieni ti farò vedere il castello:” C’erano più
di cento saloni zeppi di tesori. C’erano diamanti, pietre
preziose, oro, argento e ad ogni momento la bella signora
diceva: “ Prendi, prendi quello che vuoi….Ti presterò un
carretto per portare il peso.” Martino non si fece pregare e
ripartì col carretto pieno. A cassetta sedeva il cane che
era ammaestrato, e sapeva reggere le briglie e abbaiare ai
cavalli quando sonnecchiavano ed uscivano di strada. In
paese, dove l’avevano già dato per morto, Martino fu accolto
con grande sorpresa. Scaricato il tesoro il carro ripartì.
Martino fece tanti regali a tutti e dovette raccontare cento
volte la sua storia. Ogni volta che finiva, qualcuno correva
a casa a prendere cavallo e carretto e si precipitava giù
per la strada che non andava da nessuna parte. Ma quella
sera stessa tornarono uno dopo l’altro, con la faccia lunga
per il dispetto: la strada per loro finiva in mezzo al bosco
in un mare di spine. Non c’era né cancello, né castello, né
bella signora. Perché certi tesori esistono soltanto per chi
batte per primo una strada nuova…….
(Gianni Rodari)
o forse, dico io, per chi ha il coraggio di crederci e scoprirli da soli senza che gli si indichi il cammino.
verso il mare, la seconda verso la città e la terza non
andava in nessun posto. Martino lo sapeva perché lo aveva
chiesto un po’ a tutti e da tutti aveva ricevuto la stessa
risposta: “ Quella strada lì? Non va in nessun posto. E’
inutile camminarci “. “ E fin dove arriva? “ “Non arriva da
nessuna parte”. “ Ma allora perché l’hanno fatta?” “Non l’ha
fatta nessuno, è sempre stata lì “. “Ma nessuno è mai andato
a vedere?” “Sei una bella testa dura: se ti diciamo che non
c’è niente da vedere….” “Non potete saperlo se non ci siete
mai stati”.
Era così ostinato che cominciarono a chiamarlo Martino-
Testadura, ma lui non se la prendeva e continuava a pensare
alla strada che non andava in nessun posto. Quando fu
abbastanza grande, una mattina si alzò per tempo, uscì dal
paese e senza esitare imboccò la strada misteriosa e andò
sempre avanti. Il fondo era pieno di buche e di erbacce e
ben presto cominciarono i boschi. Cammina cammina la strada
non finiva mai, a Martino dolevano i piedi e già cominciava
a pensare che avrebbe fatto bene a tornarsene indietro
quando vide un cane. Il cane gli corse incontro
scodinzolando e gli leccò le mani, poi si avviò lungo la
strada e ad ogni passo si voltava per controllare se Martino
lo seguiva ancora. Finalmente il bosco cominciò a diradarsi
e la strada terminò sulla soglia di un grande cancello di
ferro. Attraverso le sbarre Martino vide un castello e a un
balcone una bellissima signora che salutava con la mano.
Spinse il cancello, attraversò il parco e sulla porta trovò
la bellissima signora. Era bella, vestita come una
principessa e in più era allegra e rideva: “Allora non ci
hai creduto” “A che cosa?” “Alla storia della strada che non
andava da nessuna parte” “Era troppo stupida e secondo me ci
sono più posti che strade” “Certo, basta aver voglia di
muoversi. Ora vieni ti farò vedere il castello:” C’erano più
di cento saloni zeppi di tesori. C’erano diamanti, pietre
preziose, oro, argento e ad ogni momento la bella signora
diceva: “ Prendi, prendi quello che vuoi….Ti presterò un
carretto per portare il peso.” Martino non si fece pregare e
ripartì col carretto pieno. A cassetta sedeva il cane che
era ammaestrato, e sapeva reggere le briglie e abbaiare ai
cavalli quando sonnecchiavano ed uscivano di strada. In
paese, dove l’avevano già dato per morto, Martino fu accolto
con grande sorpresa. Scaricato il tesoro il carro ripartì.
Martino fece tanti regali a tutti e dovette raccontare cento
volte la sua storia. Ogni volta che finiva, qualcuno correva
a casa a prendere cavallo e carretto e si precipitava giù
per la strada che non andava da nessuna parte. Ma quella
sera stessa tornarono uno dopo l’altro, con la faccia lunga
per il dispetto: la strada per loro finiva in mezzo al bosco
in un mare di spine. Non c’era né cancello, né castello, né
bella signora. Perché certi tesori esistono soltanto per chi
batte per primo una strada nuova…….
(Gianni Rodari)
o forse, dico io, per chi ha il coraggio di crederci e scoprirli da soli senza che gli si indichi il cammino.
domenica 1 agosto 2010
il destino ti aspetta sulla strada che hai fatto per evitarlo
e io sto meditando di mandarlo un'altra volta a fare in culo.
vediamo se la smette di inseguirmi?
sto facendo di tutto per mandare la mia vita a puttane e voglio essere lasciata in pace mentre lo faccio.
vediamo se la smette di inseguirmi?
sto facendo di tutto per mandare la mia vita a puttane e voglio essere lasciata in pace mentre lo faccio.
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- Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità. politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla