"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck

venerdì 30 marzo 2012

caos nel pozzo


caos. disordine. disorientamento. la mia vita come un prezioso manoscritto del quattrocento su cui qualcuno ha pisciato, e quel qualcuno forse sono io.
questa è la metafora che mi viene in mente.
brutte notizie sul fronte tfa, pare che siano previsti dai 3000 ai 4000 euro per le tasse.
una tangente. per avere una chance. e poi come dovrei mantenermi un'altra volta fuori casa, studiando e lavorando? e non è che questo mi faccia piacere, questo mi renderebbe pazza di gioia, ma chi me lo dà un lavoro? uno qualunque, figuriamoci poi un part-time ben pagato con cui mantenermi e studiare fuori casa.
il tfa me lo posso anche sognare.
Quali strade si possono ancora percorrere? il ditals, di sicuro, che almeno mi serve a perfezionare il curriculum, e il patto col demonio, che mi sembra davvero, per quanto pazzesca, l'unica cosa che posso permettermi di sognare in questo momento.
è un compromesso bestiale, è davvero come vendersi l'anima, ma questo progetto io davvero lo metterei su anche con Lucifero in persona, non scherzo.
sarà anche difficilissimo, una pazzia solo sperarlo, ma è l'unica debole luce in fondo al tunnel, non ne vedo altre.
ho tantissima paura di illudermi ma è tutto quello che chiedo alla vita in cambio della mia anima. e io so che bisogna fare attenzione quando ci si affaccia al pozzo dei desideri a chiedere qualcosa, perchè di solito la si ottiene, e poi ci si pente. io sono pronta ad accettare tutte le conseguenze, purchè il mio desiderio venga esaudito.


(Francisco Goya, El aquelarre)

mercoledì 28 marzo 2012

Opzioni






Quale tipo di rapporto si può avere fra persone, fra esseri umani, nello specifico fra uomo e donna, e quanti livelli di rapporto si possono avere simultaneamente con la stessa persona?
sono slegati? hanno una relazione di subordinazione? possono vivere indipendentemente l'uno dall'altro? Si è amici/amanti/complici/compari di sventure/compagni di merende/anime in pene/soci/colleghi/supporters l'uno dell'altra in questo inferno di merda che dobbiamo attraversare, e poi cosa rimane... si può selezionare solo un'opzione? defleggare il "compagno di vita" e tenersi il ragazzo brillante che mi fa stare bene?
è possibile aver scambiato una grande amicizia per un grande amore?
si può continuare a fare un pezzo di strada insieme? È un po’… come correggere il tiro, no?
E si può arrivare, poi, a desiderare la felicità dell'altro senza che questa coinvolga e presupponga la tua?
E' come decidere di continuare a viaggiare sullo stesso treno, riservandosi la possibilità di cambiare vagone a seconda del momento (o della comodità?)
io ho i miei dubbi, e certo non perché non mi sia messa in discussione.

Ma non sono mai stata brava a rimanere col bicchiere in mano quando sono assetata.

A volte è possibile selezionare più opzioni, a volte alcune opzioni ne presuppongono implicitamente altre o così dovrebbe essere (la voce "complicità" per esempio resta sfuggente), a volte invece ne escludono altre ancora.
perchè sia così non lo so, credimi, forse perchè mi hai fottuto, e adesso fottiti un pò anche tu.
e poichè mi stai leggendo, scegli tu fra amici o colleghi. entrambi no.
ed eventualmente, scegli anche un altro nome. le regole già le conosci, niente di personale.

martedì 27 marzo 2012

ECLISSI TOTALE

"Si 'o vvuó' sapé, ccá nun ce sta nisciuna..."




Non si ama mai qualcun altro; si ama ciò che c'è di se stessi in lui, o che si crede ci sia.

(Fernando Pessoa)

(insegnante nel midollo)

oggi mi sdoppio

Lo fatal

loro sono in tanti a scrivere ed aver scritto, ma io sono sola a leggerli!!!!

scoperta di oggi, studiando per il tfa e cercando di colmare le lacune in
letteratura ispanoamericana (questa sconosciuta
)

Il lavoro sarà infinito, e probabilmente non avrò neanche i soldi per pagarmelo se lo passo, ma intanto studio.
Mi tengo impegnata.
Lo fatal è che questo cuore late y late. sangra y late. echo polvo y late. desesperado, late.

lagrimas y caca


y sangre.
y ninguna gana de vivir.

domenica 25 marzo 2012

ciao Antonio!

La vita non è in ordine alfabetico come credete voi. Appare... un po' qua e un
po' là, come meglio crede, sono briciole, il problema è raccoglierle dopo, è un
mucchietto di sabbia, e qual è il granello che sostiene l'altro? A volte quello
che sta sul cocuzzolo e sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui
che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle
leggi della fisica, togli il granello che credevi non sorreggesse niente e
crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci
ghirigori col dito, degli andirivieni, sentieri che non portano da nessuna
parte, e dai e dai, stai lì a tracciare andirivieni, ma dove sarà quel benedetto
granello che teneva tutto insieme... e poi un giorno il dito si ferma da sé, non
ce la fa più a fare ghirigori, sulla sabbia c'è un tracciato strano, un disegno
senza logica e senza costrutto, e ti viene un sospetto, che il senso di tutta
quella roba lì erano i ghirigori.


Antonio Tabucchi, Tristano muore.

il paradiso secondo me

AIUTO!!!


sono sommersa dai libri, l'immagine sopra è solo puramente indicativa, casa mia è molto peggio.
ai libri vanno aggiunte tonnellate di fotocopie, dispense, appunti dell'università.....
devo trovare il modo più economico e veloce per mettere tutto a posto e avere ogni cosa a portata di mano.
è proprio vero che non si finisce mai di studiare!!! specialmente quando hai un esame importante da superare e nessuna voglia di fallire.

sabato 24 marzo 2012

i compromessi con l'anima


Come si fa a vendersi l'anima così.
a barattare la dignità personale con le esigenze vili e meschine che il corpo mi impone? Non sono solo le esigenze più basse, certo, a farmi desiderare un lavoro, Il Lavoro, non è solo per pagarmi la connessione a Internet e scrivere minchiate.
E' per l'indipendenza, una casa propria, certo in affitto tutta la vita, ma almeno una porta fra me e il mondo posso mettercela.
E' per non impazzire, per non rimanere sepolta viva qui, per non essere costretta a espatriare e a essere ancora più sola. Tutta la vita, sempre sola, sempre depressa, ma almeno in una prigione dorata e non nel cupo villino degli incubi.
Mi sembra una possibilità pazzesca e ho il terrore che io mi voglia solo illudere e raccontare bugie a me stessa. So che non l'ho digerita, so che sono lontana dall'accettazione. Non ci si può condannare all'infelicità coscientemente.
Ma non ho le palle per mettermi ancora e ancora in discussione, accettando che potrei forse essere ancora felice e potrei forse trovare o costruirmi un altro lavoro altrove. Basterebbe crederci, ma io non sono quella persona.
Sono una testa di cazzo con poco slancio e con poca motivazione personale, che si innamora della vita degli altri e si dimentica di vivere la sua. Anche se questa interpretazione è un pò una minchiata, perchè forse è vero il contrario, ma ormai niente di tutto questo ha più senso se non che c'è una donna, una donna di merda, che 15 anni fa mi ha lanciato una maledizione e spero che le pigli un attacco di cacarella in questo preciso istante che scrivo.
Mi sto vendendo l'anima al diavolo, per passare gli anni che ancora sono costretta a vivere in un modo leggermente meno schifoso, e spero che ora questo le basti.

mangiata, viva.


"La realtà non è un 'vissero felici e contenti', o stronzate del genere. La vita
è lavoro, fatica. Solo raramente la persona che amiamo è davvero degna del
nostro amore. Forse nessuno ne è degno, oppure nessuno merita un tale fardello.
Alla fine si resta fregati. Si resta delusi, si perde la fiducia e si passano
momenti terribili. Quello che perdi è più di quello che guadagni. Alla fine, odi
e ami in parti uguali la persona che hai scelto. Eppure, cazzo, ti rimbocchi le
maniche e ti dai da fare, perchè diventare adulti significa proprio questo."

Dennis Lohane, La morte non dimentica (Mystic River)

venerdì 23 marzo 2012

Sisifo (in)felice

Secondo Camus, esiste un solo problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta significa rispondere al quesito fondamentale della filosofia.

Del resto, viviamo in un mondo creato da un Dio per erigervi il proprio patibolo (Borges).

interessante articolo sui letterati suicidi di Sergio Garufi che si conclude con queste righe di Camillo Sbarbaro:

“è aperto un concorso per segretario comunale a Scarnafigi. Se vi concorressi? Immagino un paese tagliato fuori dal mondo; un grosso borgo, piatto, terribilmente banale. Vi arriverei in un giorno di pioggia. Vi sposerei una donna insignificante, ad esempio un’economa. Nessuno saprebbe più nulla di me. Mi preparerei una vecchiaia perbene. Accarezzo l’idea. Sarebbe un suicidio tranquillo e decente; più silenzioso dell’annegamento che riempie d’acqua la bocca.”

giovedì 22 marzo 2012

sempre gli stessi sbagli


ecco come faccio io. giro il culo. anzicchè perseverare negli obiettivi veri.
ma stavolta è così dura, è così difficile, che non ce la faccio neanche a darmi della fallita e a rimproverare la mia totale mancanza d'azione.
stavolta è impossibile, e se il mio fauno custode voleva dimostrarmi che non ho imparato niente, mi arrendo e sventolo bandiera bianca. pietà, pietà.

L'AGONIA


UN ALTRO BUCO NEL SACCHETTO DI PLASTICA.
PERCHE' LA MIA AGONIA SI RAFFORZA E NON SI ACCORCIA, PERCHE' NON MUOIO?
TUTTE LE NOTTI CHIUDO GLI OCCHI SPERANDO DI NON RIAPRIRLI MAI PIU'.

mercoledì 21 marzo 2012

vivere di poesia

«Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande.»

Tonino Guerra

e vale soprattutto per le gocce di sangue

martedì 20 marzo 2012

un acronimo involontario



Era un omaggio alla dea, la dea della fecondità, della
rigenerazione, che probabilmente dava il nome anche a quella che sarebbe stata
la mia futura città: la mia nuova vita! Era
un omaggio al figlio, esperto nell’uso della parola e pratico degli affari, per
propiziarci una buona riuscita.
Era anche e involontariamente un acronimo indovinato, con le
iniziali delle persone di cui mi sarei voluta circondare più la mia, la prima e
l’ultima ad abbracciare e proteggere le centrali, iniziali di due
nomi latini superbi.
E poteva funzionare solo così, con l’acronimo
metaforicamente completo, perché senza la prima lettera, ciò che resta di quel
progetto è un suono onomatopeico del dolore. Dio quanto fa male, se non ci sei
tu.
E senza la mia A e il mio Amore, nulla può essere. La felicità anche per te rimane una negazione
eterna.

lunedì 19 marzo 2012

mercoledì 14 marzo 2012

bevi la cocacola che ti fa bene

il mio consiglio.
leggete qui qui e qui e se volete anche qui e qui.

dopodiché scegliete voi se andare a bervi un bel bicchiere d'acqua.

sabato 3 marzo 2012

fatta a spicchi.


di solito funziona. mi metto a spostare tutti i mobili, li tiro proprio fuori dalla stanza, pulisco e lavo ogni angolo, certe volte butto a terra l'alcol perchè l'odore mi convince che ho disinfettato davvero, trovo un posto nuovo per ogni cosa, ogni cosa al suo posto e nuovi posti per vecchie cose.
certe volte convincermi a farlo è durissima, specie piegare i vestiti, sogno un mondo senza armadi, ma poi mi sento meglio. funziona sempre, è l'unica cura per farmi uscire dalla depressione anche se a tratti.
ora non ci riesco. non ci ho provato abbastanza, perchè ho accumulato talmente tanto da riordinare/pulire/risistemare/ che mi scoraggio sempre di più, ogni giorno che passa, a iniziare. iniziare davvero, perchè i tentativi di questi giorni sono state delle finte.
domani, domenica, può essere la giornata buona.
è un mondo difficile, e vita intensa. felicità a momenti. futuro incerto.

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Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità. politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla