"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck

sabato 29 ottobre 2011

tutto questo cercare

io mi ricordo persino la canzone che c'era, entrando in pizzeria, il 20 dicembre 2009.....






Se penso al mondo come a un’ armonia
tutto è giusto sia così
Se ogni strada è la strada mia
e il mio posto è stare qui
L’odore del mare mi calmerà
la mia rabbia diventerà
amore, amore è l’unica per me
né dare né avere, la vita va da sé
né bene né male, intorno a me non c’è
né luna ne sole, è tutto nel mio cuore
tutto questo cercare che amore poi diventerà…
L’odore del mare mi calmerà,
la mia rabbia diventerà
amore, amore e mi sorriderà
un giorno normale illuminerà
né falso né vero, intorno a me non c’è
né bianco né nero, è tutto nel mio cuore
e tutto questo cambiare che amore poi diventerà.
Penso a quanta gente c’è, quante stelle di città
che in questo istante proprio come me
vivono l’immensità.
L’odore del mare mi calmerà,
la mia rabbia diventerà
amore, amore è l’unica per me
né avere né dare, la vita va’ da se
né falso né vero intorno a me non c’è
né terra né cielo, è tutto nel mio cuore
e tutto questo girare che amore poi diventerà.



lunedì 24 ottobre 2011

la mia inquietudine

Uma língua é o lugar donde se vê o Mundo e em que
se traçam os limites do nosso pensar e sentir. Da minha
língua vê-se o mar. Da minha língua ouve-se o seu rumor,
como da de outros se ouvirá o da floresta ou o silêncio do
deserto. Por isso a voz do mar foi a da nossa inquietação.

Vergilio Ferreira

venerdì 21 ottobre 2011

como monos


no quiero ver, no quiero escuchar, no quiero hablar, yo lo que quiero es....

sabato 15 ottobre 2011

spiegazioni logiche.


probabilmente, in un punto imprecisato della mia vita, ho interrotto una catena di sant'antonio.

venerdì 14 ottobre 2011

corsi e ricorsi di una bambina disadattata.


la infancia es el lugar.........


e io invece di crescere, definitivamente, mi ci trasferisco di nuovo.
un momento, però, non era questo il mio progetto. non era questa l'idea, io lo so bene, devo trovare la forza e la capacità di sopportare la verità.

le mie scarpette rosse, quelle fatte di stracci ma fatte con le mie mani, sono state bruciate nel fuoco senza rispetto per me, per chi sono veramente, per quello che voglio dalla vita e per come voglio viverla.

http://www.ilnarrastorie.it/Andersen/Scarpette.rosse544.html



"Quando si lotta per qualcosa di importante bisogna circondarsi di persone che sostengono il nostro lavoro. È una trappola e un veleno avere intorno persone che hanno le nostre stesse ferite ma non il desiderio vero di guarirle."
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi.

giovedì 13 ottobre 2011

oh dei


Anch’io così, se egual destino m’è preparato, giaccerà morto, ma adesso voglio aver nobil gloria.


Omero, Iliade

così mi hanno detto


IL SOLE SI FONDE

(Paul Eluard)

mercoledì 12 ottobre 2011

se lo dico io non mi credete.




La vida empieza en lágrimas y caca,

luego viene la «mu», con «mama» y «coco»;
síguense las viruelas, baba y moco,
y luego llega el trompo y la matraca.

En creciendo, la amiga y la sonsaca
(con ella embiste el apetito loco).
En subiendo a mancebo, todo es poco,
y después la intención peca en bellaca.

Llega a ser hombre y todo lo trabuca:
soltero sigue toda perendeca,
casado se convierte en mala cuca.

Viejo encanece, arrúgase y seca;
llega la muerte, todo lo bazuca,
y lo que deja paga, y lo que peca.


Francisco de Quevedo

Equipariamo la speculazione all’omicidio

di Jacopo Fo, Il Fatto quotidiano, 8 ottobre 2011

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/08/equipariamo-la-speculazione-allomicidio/162868/


Gente che guadagna un miliardo in un’ora… E negli ospedali greci mancano le medicine. Scommettere sul crollo conviene.

A scuola non ti spiegano come funziona la finanza. Se lo facessero avremmo già le barricate per strada. Se la gente sapesse come funziona il sistema comprenderebbe anche che è naturalmente indirizzato a creare crolli economici, semplicemente perché quando si scatena il caos e la bancarotta gli speculatori guadagnano di più. E’ una caratteristica fisiologica del sistema. E’ più facile scatenare una crisi di panico che una crisi di ottimismo. Questo è essenzialmente il motivo per il quale la finanza mondiale e nello sterco fino al collo.

In questo momento l’umanità sta permettendo che un esercito di persone senza scrupoli, guadagni cifre colossali di denaro distruggendo la vita di milioni di persone. O si regolamenta il sistema finanziario, si chiudono con l’aviazione i paradisi fiscali e si demolisce il segreto bancario, oppure col cavolo che si esce da questa crisi. Anche dopo il disastro finanziario del 1929 si arrivò alla conclusione che erano necessarie regole. Poi i controlli negli anni ’80 furono gettati al cesso.

In questo momento da Madrid a Milano e a New York masse crescenti di persone stanno scendendo in piazza. Chiedono come sia possibile che milioni di persone si trovino rovinate mentre i dirigenti delle grandi banche che hanno causato il disastro e che sono state poi salvate con i soldi pubblici, si distribuiscano premi di miliardi di euro. Come è possibile che banche che hanno prestato denaro a governi che non potevano pagare, pretendano oggi che i cittadini paghino i danni?

Gli islandesi hanno fatto una pernacchia a questo meccanismo perverso e hanno detto alle banche che pretendevano decine di migliaia di euro da ogni islandese di attaccarsi al tram: “Sapevate che l’Islanda era sull’orlo del fallimento e avete continuato a prestare denaro a un governo corrotto e incapace. Voi siete complici! Non è colpa nostra se avete finanziato dei dementi. Se volete indietro i vostri soldi fate causa ai ministri, non venite a prendervela con noi…“

Si tratta di rovesciare un paradigma. Non so se è una battaglia che potremo vincere, ma se ci sarà una grande reazione popolare dura e pacifica, abbiamo quanto meno la possibilità di temperare le pretese delle banche e di cambiare le regole del gioco trasformando in un reato grave la speculazione finanziaria selvaggia.

Ma per capire perché questa battaglia è così importante è necessario rendersi conto di dove sta il trucco perverso e intrinsecamente amorale e illegale. La borsa è molto più complicata da capire di una pistola, ma gli effetti possono essere gli stessi. Quel che sta distruggendo le economie di interi popoli è la possibilità di scommettere sulle borse, che è cosa ben diversa dall’investire in borsa.

Una volta io potevo solo comprare le azioni della Fiat e sperare che il loro valore aumentasse. Un meccanismo elementare che permetteva alle aziende di finanziare il proprio sviluppo… Poi la questione si complicò quando si iniziarono a vendere opzioni sui prodotti agricoli. I produttori di arance vendevano in anticipo prenotazioni sui raccolti, con le quali si fissava il costo di vendita a raccolto avvenuto. Magari avevano paura che ci fossero raccolti troppo abbondanti e che questo provocasse il crollo del prezzo delle arance. Emettevano quindi future garantendosi così prezzi di vendita mediamente più bassi ma sicuri.

Nacque poi un prodotto finanziario completamente diverso, che permette di giocare in borsa senza comprare azioni od opzioni, ma scommettendo solo sulla differenza tra il prezzo delle arance di oggi e quello delle arance tra 3 mesi. Mi gioco quindi non il valore di un quintale di arance ma i 10 euro di differenza ipotetica tra il prezzo di oggi e quello futuro.

Infine posso anche rivendere quote di un debito. Siccome ho paura che la Grecia fallisca, ti rivendo delle quote di questo debito, proponendoti un interesse alto, visto che comprandole ti esponi al rischio che la Grecia non ripaghi il debito. E posso contemporaneamente scommettere che il valore delle azioni che ho emesso crollerà (del che son certo perché la polpetta avvelenata l’ho cucinata io).

Tutto questo complicatissimo gioco di scommesse e coperture di scommesse è poi diventato una specie di Golem con l’avvento dei computer grazie ai quali posso comprare o vendere su tutte le piazze del mondo alla velocità della luce e mantenere l’anonimato utilizzando società domiciliate nei paradisi fiscali… e scatenare il panico tra milioni di piccoli risparmiatori che se ne stanno in pantofole di fronte a un pc creando graziosi effetti valanga.

Già la situazione sarebbe pericolosa, ma va aggiunta la progressiva demolizione dei controlli sulla finanza, che è stata perseguita dai governi di mezzo mondo (da Reagan in poi). Se non c’è più nessuno che controlla che il denaro venga prestato a persone che possono restituirlo, posso guadagnare moltissimo stipulando mutui inaffidabili e poi rivendere il rischio che mi sono accollato a ignari risparmiatori.

Vuoi che tutto questo finisca? Indignati!

lunedì 3 ottobre 2011

a spalle nude, senza pesi.

non è bello ciò che è bello....

Non è bello quando un uomo serve solo da piedistallo al suo cazzo.


Julija Voznesenskaja, Il Decamerone delle donne, 1987



sabato 1 ottobre 2011

un ricordo in dissolvenza/el perro del hortelano

il processo di elaborazione consiste nel cercare NON di trattenere a tutti i costi, e attaccarsi morbosamente a ciò che è stato e non è più....
ma, al contrario, nel riuscire a lasciare andare..... lasciare scivolare....
smetterla di concentrarsi sui ricordi belli del passato e accettare che possano sfumare, e andare via in dissolvenza.....




se c'è una cosa, però, che fa ancora più male del cercare di lasciare andare via l'amore, è il comportamento ambiguo di chi fa come "el perro del hortelano", il famoso cane che "ni come ni deja comer".....

il Terranova, il divano Chesterfield......

... la libreria su misura, i libri antichi, la cucina in muratura, la casa sull'albero, le domeniche a letto, la colazione insieme, il pranzo alle 5, il cinema all'aperto, i soldi risparmiati per prendere il treno, gli aerei presi col batticuore, il cuore, si, il cuore sempre in gola, che scoppia di emozione....

non c'è una logica, per quanto mi sforzi, devo razionalizzare che questa cosa sfugge a ogni razionalizzazione.

mi piace questo gioco

e mi fa bene. perciò:

sofferenza gratuita, delusione, speranza, suicidio, domani è un altro giorno, pezzo di merda, non è colpa di nessuno, non è questione di colpe, ti invito a stare tranquilla, mi hai stracacato la minchia, senza giri di parole ti amo, sei pregata di non prendere più l'argomento, girati, orgasmo, merda, puzza, dimenticanze, telefonata, bacio, progetti, cazziata, dimenticanza, scoglionamento, sesso, pensieri problemi desideri illusioni, treno, caldo, sporcizia, stanchezza, cuscini, soldi, soldi, soldi, soldi, soldi, o meglio zero soldi, conti, debiti, sensi di colpa, progetti, paure, speranze, illusioni, euforia, depressione camuffata da euforia, lavoro, umiliazione, crisi di panico, inadeguatezza, angoscia, pessimismo, andara a cacare, sopportazione, rassegnazione, frustrazione, disperazione, assurdità, ridicolo, confusione, crisi, chiarezza, consapevolezza, forza interiore, vagina consolatrice, abbraccio, mi dispiace, bla bla bla, lavoro, amicizia, rapporti civili, ti voglio bene, felicità, felicità, che diritto abbiamo noi alla felicità, business plan, bugie falsità illusione voglia di un abbraccio, sentirsi sradicata da tutto e da tutti, trovarsi sola e sentirsi respinta.
non c'è niente che io possa fare se non contare su me stessa.

pensieri e parole, voilà

Empatia, solitudine, egoismo, individualismo, vagina consolatrice, falsità, bugie, fuga dalla realtà, maschera, merda, solitudine (l’ho detta?), insofferenza, intolleranza, bidet, puzza, sporcizia, orgasmo, vani tentativi, insofferenza (l’ho detta?), disattenzione, ancora disattenzione, tanta disattenzione, lontananza, la madre di Andrea che è una troia e se la prendo le spacco il culo.

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Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità. politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla