"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck

martedì 21 dicembre 2010

oggi non è un buon giorno per morire.


Mi sono sempre ammazzata dalle risate a sentire quelli che fanno propositi per l'anno nuovo.
mah! sarà la vecchiaia che avanza... sarà che sono proprio costretta a mettermi in discussione e a ripensare il mio modo di vivere le cose...
sarà che solo gli stupidi non cambiano idea.
comunque ho deciso che nel 2011 il mio motto sarà "chi dorme non piglia pesci", con chiaro riferimento ai vari pesciolini postati e al loro simbolismo.
si, insomma, prometto di smetterla con la pigrizia e con l'accidia, di tenere sotto controllo il malumore e la depressione, e di arrivare tutte le sere a crollare di stanchezza perchè ho avuto giornate produttive e intense.
"Hoka hey. Andate, uomini, oggi è un buon giorno per morire". Per me non più, dopo tanti anni passati a pensarlo mi accorgo che devo fare ancora tante cose prima di potermi permettere questo lusso.

domenica 19 dicembre 2010

l'angelo caduto


34 anni e mezzo che ci facciamo compagnia e ancora non riesco a tenerti sotto controllo.
ci casco sempre, faccio sempre il tuo gioco.
e non mi ricordo mai quel vecchio proverbio che dice "se non li puoi combattere fatteli amici".
è che certe volte te la dò vinta a tavolino. è che quando sono stanca te ne approfitti e riesci a prendere il sopravvento.
è che io e te siamo una cosa sola e dovrei imparare ad accettarlo. ad accettare le cadute così come il volo.

(foto: Madrid, L'Angelo caduto)

giovedì 16 dicembre 2010

jambo, kaixo, szia



bellissimo articolo di Silvia Minardi postato su "La poesia e lo spirito", trovato assolutamente per caso. io mi limito a copiare/incollare la parte che più mi interessa, ma l'ho trovato tutto davvero molto valido.
( http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2009/05/11/vivalascuola-11/#more-17452)



Abbiamo rimesso al centro del nostro impegno di riflessione e di formazione l’educazione linguistica integrata in un approccio per competenze. In un approccio per competenze imparare a comunicare in più lingue significa mettere gli apprendenti nelle migliori condizioni per sviluppare competenze linguistiche che permettano loro di “agire con la lingua”, di usare la lingua in modo appropriato ed efficace in contesti comunicativi reali.

L’ approccio per competenze dà all’apprendimento plurilingue una duplice dimensione. La prima è una dimensione diacronica: le lingue si possono imparare lungo tutto l’arco della vita, le lingue non si imparano solo a scuola, le competenze linguistiche non si acquisiscono una volta per sempre, ma si sviluppano nel tempo, talvolta anche in modo imperfetto e parziale. La seconda dimensione è quella che definirei tematica e contestuale: si apprende una lingua non “studiando” la lingua, il sistema e le norme che lo governano, ma soprattutto “usando” la lingua. L’apprendimento in più lingue è possibile se si fanno esperienze con le lingue in contesti significativi. Ovvero non si impara la lingua per poi usarla, ma si usa la lingua in diverse situazioni e attorno a contenuti significativi per impararla; quindi, attraverso il ripetersi di esperienze di apprendimento significativo e la riflessione sulle esperienze fatte, si impara ad usare la lingua sempre meglio.

Occorre, quindi, orientare il curricolo di educazione linguistica verso un insegnamento basato sulla trasmissione di senso, ovvero di “significati” e di “contenuti” che l’apprendente deve essere in grado di comprendere e di comunicare.

mercoledì 15 dicembre 2010

pesci&bolle

un post senza particolare senso. solo e semplicemente, i pesciolini che allietano il mio bagno.

martedì 14 dicembre 2010

alfabeto


P di Presa per il culo.





"Godo di più se ti divincoli
se ti arrabbatti sui tuoi trampoli
e se scivoli per venir su
ti confesso è quando rido di più"

lunedì 13 dicembre 2010

spirito natalizio


quest'anno sento lo spirito del natale. ma come mai?

immagine di Vincenzo Cucca (www.cuccadores.com)

perle&sorelle

qua e là sul web:
"La perla è associata alla Luna e per questo motivo è consigliata per ogni squilibrio emotivo"

"Fin dall’antichità, la perla è associata alla luna e alla femminilità.
Agisce sul metabolismo e sul sistema linfatico, dona a chi la indossa calma e saggezza, equilibra le emozioni. Contrasta la rabbia e l’aggressività."




(Dina Pala, Le Sorelle, 1967)

http://www.dinapala.it/index.php?idp=3&pi=4

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Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità. politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla