Tre fragole è la dose che prendo se piango Quando mi sento sola sperando che basti Tre fragole è un istante - vissuto evanescente Tre fragole è la dose che prendo se piango Quando mi sento sola sperando che basti Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente Indifferente a stimoli elettronici Una realtà di storie mai troppo semplici Cederei cose mie - per un po' di caldo in più Leggerei - mie poesie - se non fosse inutile Tre fragole è la dose che prendo - se piango Quando mi sento sola sperando che basti Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente E giorno dopo giorno - ci penso - ritorno Al mio problema vero - irrisolto - ma spero Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente Abbandonata al largo dalla mia gioventù Di immagini - di stordimenti - e di tabù Cederei cose mie - per un po' di caldo in più Leggerei - mie poesie - se non fosse inutile Tre fragole è la dose che prendo - se piango Mi - sento - sola sperando che basti Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente E giorno dopo giorno - ci penso - ritorno Al mio problema vero - irrisolto - ma spero Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente
Tre fragole è la dose che prendo se piango Quando mi sento sola sperando che basti Tre fragole è un istante - vissuto evanescente Tre fragole è la dose che prendo se piango Quando mi sento sola sperando che basti Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente Indifferente a stimoli elettronici Una realtà di storie mai troppo semplici Cederei cose mie - per un po' di caldo in più Leggerei - mie poesie - se non fosse inutile Tre fragole è la dose che prendo - se piango Quando mi sento sola sperando che basti Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente E giorno dopo giorno - ci penso - ritorno Al mio problema vero - irrisolto - ma spero Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente Abbandonata al largo dalla mia gioventù Di immagini - di stordimenti - e di tabù Cederei cose mie - per un po' di caldo in più Leggerei - mie poesie - se non fosse inutile Tre fragole è la dose che prendo - se piango Mi - sento - sola sperando che basti Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente E giorno dopo giorno - ci penso - ritorno Al mio problema vero - irrisolto - ma spero Tre fragole è un istante - lontano dal presente Vissuto evanescente
dal blog di Selvaggia Lucarelli: Gli uomini hanno insito in loro il concetto di branco, di solidarietà, di competizione rozza ma cristallina e dichiarata. Noi donne tramiamo, coviamo invidie e rancori, ci annusiamo a lungo, viviamo di competizioni sotterranee. Neghiamo sempre di provare sentimenti bassi come l'invidia, gli uomini no, gli uomini si menano e risolvono nei modi più schietti,elementari, barbari e forse sinceri. Si prendono a parolacce, si affrontano e poi dimenticano. Noi agiamo quasi sempre alle spalle e sappiamo dosare il veleno in piccole gocce. siamo più subdole. Più intelligenti forse. Ma più cattive.(http://www.selvaggialucarelli.it/diario/2002/11/ma_quale_solidarieta_femminile.html) Ovviamente non sono una lettrice della Lucarelli, e però leggendo queste parole - come mi capita spesso navigando, ogni tanto faccio naufragio - non ho potuto non notare quanto siano attinenti alle mie riflessioni di questi giorni. È vero, è così, ed è cosi anche per me. Perché siamo sempre nemiche fra di noi e solidali con i nostri uomini, i nostri compagni, i nostri figli. Sono tornata a casa con l’eco di queste parole in testa, desiderosa di scrivere ancora e ancora e ancora. E poi, davanti al computer, il vuoto. La paralisi. Come dare sfogo a tutto questo casino e a questo groviglio di pensieri complicati se mi sono auto inferta una mutilazione che mi ha totalmente paralizzato? io non sono cattiva, e non voglio fare male a nessuno.
non lo so. se così fosse diremmo felici i buoi, quando trovano piante leguminose da mangiare.
(chi l'ha detto? è una citazione di qualcuno, si, Eraclito, ecco.)
non ci si può accontentare, o forse si, si può eccome, ma questa non si chiama goduria.
altrimenti, all'incontentabilità corrisponderebbe la frigidità. e io semmai sono compulsiva, ma non frigida. passo dall'accidia alla compulsività, questo si, ma il desiderio non viene meno mai, a volte è solo immaginato, sublimato, accarezzato in sogno e mai messo in pratica, ma è in me.
forse fa parte del crescere. una di quelle cose difficili, come compiere quindici anni nel 2011 quando sei del '76. una di quelle cose quasi impossibili, come riuscire a restare insieme, che però gli altri ci riescono e allora tu ti senti sempre un pò inadeguata e disadattata, non sai mai dov'è che sbagli, e allora forse se gli altri si accontentano puoi provare ad accontentarti pure tu. puoi provare a vedere se così ce la fai a godere. una volta tanto prova ad adattarti, anche se sai già che sarà un fallimento totale.
sorridi, anche se vorresti mordere e sbranare, e fatti anche tu un po' di sani cazzi tuoi.
prima precisazione: Toscani mi fa cagare. seconda precisazione: anche questo calendario mi fa cagare.
detto ciò, mi fa ancora più cagare l'idea che sia intervenuta il nostro ministro per le pari opportunità, onorevole Mara Carfagna, perchè sollecitata da numerose associazioni.
il direttore della rivista Rolling Stones che ha distribuito il calendario, Carlo Antonelli, ha dichiarato: "Se il calendario è da sequestrare e Toscani da allontanare, allora bisognerebbe da tempo che pericolosissimi programmi televisivi prime time venissero chiusi e condannati all'ergastolo per incitazione aggravata allo stupro. Nei media nostrani da trent'anni la rappresentazione del corpo femminile è oltraggiosa, barbara, troglodita, a partire dai calendari diffusi dalle riviste maschili. Toscani invece toglie tutto, lascia la pura natura".
da piccola ero innamorata di questa canzone e di questa copertina, (e del cantante biondo) ed ero testardemente convinta che parlasse di bermuda, perchè in inglese ero già un portento!, invece apprendo che si tratta di una fricativa dentale sonora (th in "the"), e io la scambiavo con una plosiva dentale (sempre sonora però)!!!!
insomma, non dice "Alle Bermuda" ma "I'll let the moon"... non proprio la stessa cosa, comunque sempre località esotiche......
I'll survive you, I will survive you Well, it's too late, I know, to change the way we go From this day on I want to stay on Now that I've started learning And the tides started turning Well, it's here I want to stay I'll let the moon announce my arrival To every eye that cares to see Just working on the art of survival Where do we go from here, where do we go from here I'm alive here, I can survive dear Though the weather might change From the wind to the rain Well, my heart remains the same I'll let the moon announce my arrival To every eye that cares to see Just working on the art of survival Where do we go from here, where do we go from here Looked out on a sea of trouble And I tried to stall for awhile It's so hard to answer every question And it's hard to protect your heart anymore I'll let the moon announce my arrival (I am alive) To every eye that cares to see Just working on the art of survival (but I wonder) Where do we go from here I'll let the moon announce my arrival (I am alive) To every eye that cares to see Just working on the art of survival (but I wonder) Where do we go from here I'll let the moon announce my arrival (I am alive) To every eye that cares to see Just working on the art of survival (but I wonder) Where do we go from here ...
è proprio vero, l'infanzia è quel posto che si abita per tutta la vita. stamattina ho recuperato un pezzetto di Antonella che era rimasto inscatolato e conservato in garage. ingiustamente. perchè le cose che si rompono (soprattutto per colpe non tue) non si devono nascondere e rimuovere, si possono aggiustare, si devono aggiustare. e invece in quella scatola fra il polistirolo e la polvere c'erano sì due braccine staccate ma anche tante parole non dette, tanti ti voglio bene, tanti abbracci, tanto affetto mai ... dimostrato? ricevuto? effettivamente provato? sicuramente c'erano tantissime lacrime mai piante da bambina e sedimentate da adulta. La infancia es el lugar en el que habitas el resto de tu vida (Rosa Montero)
Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità.
politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla