"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck

sabato 30 luglio 2011

ma che, parlo arabo?

Difendere l’identità nazionale, la lingua,il dialetto, le tradizioni.


Cosa vogliono questi immigrati con i loro kebab, tanto in auge nelle nostre strade?
Noi difendiamo i nostri buoni prodotti italiani, arance e limoni, albicocche e carciofi nati sotto il nostro bel cielo azzurro: vogliamo rinunciare forse al nostro milanesissimo risotto allo zafferano?
Non siamo razzisti: e se gli immigrati vengono qui solo per lavorare, per fare i facchini in un magazzino per esempio… niente in contrario. Possono anche vestirsi a modo loro, con le loro giubbe

ricamate e colorate, rosso scarlatto o cremisi, chi dice niente? Non siamo mica aguzzini.
Ma loro si trasformano subito in assassini della nostra lingua e della nostra cultura! Per questo dobbiamo bloccarli alla dogana!
Noi non vogliamo rinunciare alle nostre tradizioni, a una buona tazza di caffè, bevuta possibilmente stando sdraiati su un comodo materasso (e magari in un letto col baldacchino). Questi qua non bevono nemmeno alcol! Dobbiamo forse rinunciare a una bella caraffa di vino, che per noi è un elisir di lunga vita?
Ah che tempi meschini! Non siamo lo zerbino di questa gente che vuole tenerci in scacco!
Scusate l’azzardo: ma ormai qui ci sono immigrati a bizzeffe, cifre con molti zeri! Se continua così fra poco parleremo tutti arabo!

tratto da www.scudit.net

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Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità. politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla