"Cos'è che in noi mente, uccide, ruba?" Georg Büchner, Woyzeck

mercoledì 30 settembre 2009

Ma i' tanto ch'aggi''a vutá, e tanto ch'aggi''a girá...



'A TAZZA 'E CAFE'

Vurría sapé pecché si mme vedite,

facite sempe 'a faccia amariggiata...Ma vuje, quanto cchiù brutta ve facite, cchiù bella, a ll'uocchie mieje, v'appresentate...

I' mo nun saccio si ve n'accurgite! Ma cu sti mode, oje Bríggeta,tazza 'e café parite: sotto tenite 'o zzuccaro,e 'ncoppa, amara site...

Ma i' tanto ch'aggi''a vutá, e tanto ch'aggi''a girá...ca 'o ddoce 'e sott''a tazza, fin'a 'mmocca mm'ha da arrivá!...

Cchiù tiempo passa e cchiù v'arrefreddate,'mméce 'e ve riscaldá..."Caffè squisito!..." 'o bbello è ca, si pure ve gelate, site 'a delizia d''o ccafé granito... Facenno cuncurrenza â limunata...

Ma cu sti mode, oje Bríggeta....

Vuje site 'a mamma d''e rrepassatore?...

E i', bellezza mia, figlio 'e cartaro!...

Si vuje ve divertite a cagná core, i' faccio 'e ccarte pe' senza denare...

Bella pareglia fóssemo a fá 'ammore! Ma cu sti mode, oje

Bríggeta...

non so se ridere o se piangere

Simone Pignoni, Il ratto di Persefone

Manuale dei Confessori (per preti e diaconi)
sul 6° Comandamento Mons. Bouvier, vescovo di Le Mans, 1853


Il peccato dei baci
I baci, ancorché onesti, dati o ricevuti per motivo di libidine, fra persone dello stesso sesso o di sesso diverso, sono peccati mortali.
I baci in parti inusitate del corpo, per esempio, sul petto, sulle mammelle o, come usano i colombi, introducendo la lingua nella altrui bocca, reputansi fatti con intendimenti libidinosi, o almeno inducono nel grave pericolo della libidine, e perciò non vanno esenti da peccato mortale. È certo che i baci, anche se onesti, che inducono nel prossimo pericolo di polluzione o di veementi commozioni di libidine, sono da reputarsi peccati mortali.



Sullo stupro: il peccato della donna violentata e non dello stupratore
Si domanda cosa deve fare una donna, oppressa dalla forza, al fine di non peccare innanzi a Dio.
R. 1 Deve, internamente, non acconsentire al piacere venereo, qualunque sia la violenza esterna che su lei si compie: se no, peccherebbe mortalmente.
R. 2 Ella deve difendersi con tutte le sue forze,… in guisa però di non uccidere né di mutilare gravemente l'aggressore, perché la vita e i principali membri del corpo valgono in questo caso più dell'onore, che nella donna qui non è altro che materialmente offeso.
R. 3 Se ella spera di poter essere soccorsa, deve gridare e invocare l'opera altrui, imperocché se ella non resiste… parrebbe ch'essa acconsentisse. E meglio sarebbe mille volte morire, piuttosto che piegare di fronte a questo pericolo. Una giovane, ridotta a queste strette, temendo di poter acconsentire al piacere delle sensazioni veneree, deve gridare, anche con evidente pericolo della propria vita; in tal caso ella sarà una martire della castità.

Il peccato del godimento
L'atto coniugale compiuto per solo godimento è peccato, ma soltanto veniale. Che sia peccato lo prova l'autorità di Innocenzo XI, che condannò la seguente asserzione: "L'atto coniugale compiuto pel solo piacere ch'esso procura è esente da ogni colpa, o fallo, anche veniale";
Il piacere annesso al compimento dell'atto coniugale è il mezzo che conduce al fine, cioè alla procreazione della prole: all'infuori di questo scopo, quel piacere diventa illecito; e a più forte ragione è illecito l'accoppiamento se, sviato dal suo scopo, si compie per godimento.



trovato su:http://www.utopia.it/sesso_religione_peccati.htm


sito fantastico sulle contraddizioni e le violenze contenute sulla Bibbia

fra il mare e il sangue







leggo sull'Espresso del 1 ottobre 2009 un articolo (firmato Pio d'Emilia)sul documentario "The Cove" che ha scioccato il Giappone: in maniera del tutto clandestina e segretissima viene consumata una terribile mattanza dei delfini, da brivido. vi propongo una riduzione:
"Del delfino (il cui carattere ideografico, pronunciato “iruka”,
significa maiale di mare, con riferimento alla sua voracità, una delle cause per cui viene cacciato) non si butta via niente.
Pinne, pelle e avanzi di carne finiscono nelle scatole di cibo di cani e gatti, mentre le ossa, finemente triturate, pare rappresentino un ottimo fertilizzante naturale.
Il tutto sempre condotto in gran segreto.
Chi difende i delfini, specie se è occidentale, viene spesso accusato dai giapponesi di ipocrisia: “perchè la mattanza dei tonni è legittima e quella dei delfini no?” "


....forse perchè il delfino è un animale intelligente e socievole con un sistema nervoso simile al nostro che lo rende cosciente di quanto accade e lo fa morire terrorizzato fra atroci sofferenze? e non dimentichiamo che la carne di delfino è tra le più contaminate dal mercurio....

se volete vedere il trailer di The Cove:http://www.youtube.com/watch?v=Sw5qgVp0jng

a proposito di mattanze: siamo in Europa.....i protagonisti sono i delfini-balena (http://www.ecologiae.com/la-mattanza-delle-balene-alle-isole-far-oer-fermiamo-lo-scempio/2250/)


"L’uomo nasce cacciatore, diranno alcuni, ed è normale che si pratichi la pesca, che si vada a caccia e che si cibi di altre specie viventi. Fin qua ci siamo. Ma come insegnavano gli indiani d’America, i primi veri ecologisti, non bisogna prendere più del necessario da Madre Natura, rispettando ogni animale,
ogni pianta come fosse sacra, perché necessaria alla nostra
sopravvivenza.Uccidere gli elefanti per farne bacchette d’avorio, assassinare le tigri per servirle ad un nababbo in camera con la sua amante, massacrare tenerissimi cuccioli di foca per ricavarne pellicce per signore facoltose non è lo stesso che uccidere un orso, come facevano anticamente gli indiani, per ricavarne un cappotto per ripararsi dal gelido inverno.Così come c’è un’enorme differenza tra pescare per la sussistenza di una popolazione e compiere un massacro scellerato per perpetuare una stupida tradizione.

Ogni anno nelle Far Oer, i grossi mammiferi vengono attirati nelle baie, disorientando un intero gruppo con la cattura della balena pilota, vengono guidati e disorientati dai motoscafi (condotti solitamente da islandesi), costretti ad arenarsi sulla riva. Qui ha inizio il bagno di sangue. Martelli del peso di 2,2 chilogrammi percuotono ripetutamente gli animali ancora vivi, per far penetrare nella carne fresca uncini perforanti. Successivamente coltelli di 15 centimetri vengono impiegati per trapassare le carni e spaccare letteralmente la spina dorsale. La baia si riempie di sangue stagnante e di balene sofferenti
e morenti tra i più atroci dolori. Il tanfo di morte è insopportabile.

Gli abitanti delle Far Oer celebrano il massacro delle loro vittime in un’atmosfera carnevalesca di intrattenimento. Spesso ai più piccoli viene concesso un giorno di festa a scuola per assistere all’evento e godere dello spettacolo. Decine di bambini corrono sulla spiaggia, nella baia, e saltano e giocano e gioiscono sulle carcasse sanguinanti delle balene. Ogni anno trovano la morte nelle Far Oer circa 2.000 balene.Le Far Oer, a metà strada
tra le isole Shetland e l’Islanda, malgrado siano un protettorato della Danimarca, hanno un loro governo indipendente che regola anche questa stupida mattanza annuale.

L’unica cosa che possiamo fare per fermare lo scempio è diffondere quanto più possibile questi dati e queste terribili immagini.Pubblicatele sui vostri siti, sui blog, sugli spaces, inviatele via mail ai vostri amici"

mandarino a orologeria l'ha fatto!!!!!!

martedì 29 settembre 2009

...Padania????


avete presente il Sinn Fein?

in lingua gaelica significa "noi stessi"ed è il partito indipendentista irlandese, partito repubblicano che proclama la necessità dell'unità irlandese.inutile dire che nella loro propaganda la simbologia celtica si spreca...


tutto questo verde....cosa vi ricorda? e già....le stesse radici che tira in ballo il senatur.... che vuole evocare nel popolo leghista un'unione ancestrale del nord Italia, un'origine antica, pre-romana, mitica,stile Asterix contro Cesare, per differenziarsi e rafforzare questa urgenza di devoluzione dal paese..


ma aiutatemi a ricordare... già qualcuno una volta evocò origini ariane per distinguersi ed elevarsi...fare leva sulla (presunta) differenza razziale è sempre un collante formidabile per le masse. il concetto di razza è un falso scientifico, lo sappiamo bene, ma la motivazione economica che c'è sotto...con quella come la mettiamo?
ma torniamo al Sinn Fein, e sentiamo la semplice e illuminante dichiarazione di Gerry Adams, il suo maggior esponente, a proposito della secessione leghista e di una presunta relazione di ideali:


"Padania? .....noi stiamo con la Calabria!"


e vorrei aggiungere ancora le parole di Florence, personaggio del libro "Noi credevamo" di Anna Banti.


Florence è irlandese, sposata a un uomo politico piemontese trasferito in Calabria. In un momento confidenziale dichiara: "pensavo alla mia Irlanda, un paese povero e oppresso come la Calabria, ma senza sole. Voi credete che l'Inghilterra sia la patria della giustizia e non è vero"

e dunque io mi domando:

Cos'è che rende affini? cosa ci rende fratelli?
un sostrato dovuto a una migrazione di popoli di 2500 anni fa..? o un sentimento umano di oppressione, di sopraffazione, di ingiustizia?

quando si dice la coerenza


coniglietti suicidi



































































lunedì 28 settembre 2009

Travaglio: Attributi da Cavaliere


Attributi da Cavaliere


di Marco Travaglio


Il premier non è impotente, anzi, è perfettamente funzionante. Lo assicura il penalista del governo Ghedini.

I processi contro 'la Repubblica' e 'l'Unità', denunciate da Silvio Berlusconi per 1 e 2 milioni di euro di danni, si annunciano avvincenti e spettacolari quant'altri mai. Da mettersi in fila e pagare il biglietto. Il civilista del premier Fabio Lepri (studio Previti) intravede un "animus diffamandi" in vari articoli che mettono in dubbio l'efficienza degli apparati riproduttivi dell'illustre cliente presentando "il dottor Berlusconi come soggetto aduso a pretese iniezioni sui corpi cavernosi del pene o affetto da problemi di erezione".

Com'è noto, l'onere della prova tocca a chi accusa. Infatti il penalista del capo del governo, on. avv. prof. Niccolò Ghedini, ha già annunciato al 'Corriere' che l'insigne assistito, in precedenza definito eventuale "utilizzatore finale" di escort, "è pronto ad andare in aula a spiegare che non solo non è un gran porco, ma nemmeno impotente".

Anzi, di più: intende "spiegare a venti milioni di italiani, suoi affezionati elettori, che è perfettamente funzionante". Al momento non è dato sapere in quali forme l'utilizzatore darà in aula la plastica dimostrazione del perfetto funzionamento.

Ma converrà esserci quel giorno in aula.

Anche perché i legali di 'Repubblica' e 'Unità' potrebbero citare un testimone che la sa lunga in materia. Uno che il 27 giugno 2008 titolò su 'Libero' a tutta prima pagina: "Il guaio di Silvio è la gnocca". E un anno dopo, 19 giugno 2009, con agile piroetta, scrisse sempre su 'Libero' a proposito dei casi Noemi & Patrizia: "Il Cavaliere è accusato di fare ciò che dubito possa fare: dedicarsi a una sfrenata attività sessuale. Fantasie. Frequento da alcuni anni gli urologi. Questioni di prostata, data l'età. Se hai un cancrone proprio lì, la prostata va eliminata col tumore. E allora addio rapporti.

Facendo strame della privacy, affermo che Silvio nel '96 fu operato di cancro alla prostata al San Raffaele. Non racconto balle se dico buonanotte al sesso. Berlusconi ha 73 anni, non ha più la prostata. La scienza fa miracoli tranne uno: quello. Ma vi sono quotidiani che hanno sprezzo del ridicolo, e insistono. Fossi in Silvio avrei la tentazione di sbandierare in tv il certificato del dottore".

L'autore del dolce stilnovo si chiama Vittorio Feltri e non è omonimo dell'attuale direttore de 'il Giornale'.

È proprio lui: lo stesso che ora, con grave sprezzo del pericolo, pubblica le denunce integrali ai due quotidiani che, come lui, han dubitato della virilità del Capo. In attesa che Lepri e Ghedini denuncino pure lui, c'è una sola faccia più tosta della sua: quella di un tizio che, quando Feltri fu condannato a 18 mesi per aver diffamato il defunto senatore Chiaromonte sul caso Mitrokhin, ululò sdegnato contro il malvezzo di denunciare e condannare i giornalisti:

"Resto sconcertato alla notizia che Feltri venga condannato per un reato di opinione. A questo punto è definitivamente urgente depenalizzare i reati a mezzo stampa" (Ansa, 13 febbraio 2006). Era Silvio Berlusconi. Poi, col lodo Alfano, ha abolito soltanto i suoi.
(11 settembre 2009)

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Mandarino per nascita e per elezione, a orologeria per necessità. politicamente scorretta, vivo libera da ogni convenzione e religione, tutti i giorni reinvento il mio mondo e ridò la carica al mio trenino a molla